Una curva cela il tragitto
a pochi passi dal traguardo.
Di lato solo grigi palazzi,
gendarmi a protezione della meta.
Macchine nel traffico
si trascinano in un rituale stanco,
nell’asfalto nero
ciascuno legge gli auruspici
di una nuova giornata di travaglio.
Un vagito di giorno
sgranchisce le braccia
da dietro una collina.
Vorrei sedermi su una panca
ed attendere,
tenere tra le mani
un raggio di luce
e raccogliere i colori ad uno a uno
come fossero ciliegie.
Ma la produzione esige
la sua priorità.
Sarò libero questa sera.
Buia la città. Passo.