Al camposanto delle musicassette
furono aggiunti i nastri video,
riposano i floppy sotto i cipressi,
due porte parallele segnano il varco
nell’ossario delle schede perforate.
Oltre le mura voci di libri che giocano,
tavolette d’argilla dissetano i nipoti con l’inchiostro,
un papiro ramazza le foglie,
il cielo è una pergamena
in attesa di un bravo miniatore. Passo.
Ma no, ma no, ma che hai capito. I peccati di gola si riferiscono in realtà a peccati inerenti il cibo. Passo.
Oggi è la festa della Donna. È vero che l’onore va reso sempre e non un solo giorno all’anno, ma è anche vero che festeggiamo in pompa magna eventi come la nascita di Gesù, non vedo perché non si dovrebbero festeggiare eventi ben più importanti come l’esistenza delle Donne. Gli uomini di fede lo sanno, per questo portano la tunica a mo’ di gonna. Passo.
Dio esiste. Ho invocato il suo aiuto e lui me l’ha dato. Poi mi ha inviato regolare fattura via sogno. Passo.
Per dipingere in grande una parete grande serve sia un pennello grande che un grande pennello. Passo.
Qualunque cosa dicessi,
qualunque cosa facessi,
qualunque cosa pensassi,
qualunque cosa scordassi,
qualunque cosa attendessi,
qualunque cosa capissi,
qualunque cosa ascoltassi,
qualunque cosa vedessi,
qualunque cosa credessi,
qualunque cosa lasciassi,
qualunque cosa trovassi,
tu hai eretto un muro.
Il mio dolore
è il filo spinato.
Passo.
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